La scomparsa di Jehan Desanges (Nantes 1929 – Parigi 25 marzo 2021)
A nome della Scuola archeologica italiana di Cartagine annunciamo con vivo dolore la scomparsa del socio Jehan Desanges, Maestro ed amico indimenticabile. Siamo vicini alla Signora Monique Longerstay, che abbracciamo con affetto, ai suoi allievi, ai suoi studenti. Abbiamo avuto il privilegio di conoscere da vicino uno studioso che già nel 1962 aveva pubblicato il suo capolavoro, Cataloguedes tribus africaines de l’Antiquité classique à l’ouest du Nil, éd. Publications de la section d’histoire de l’Université de Dakar. Lo abbiamo visitato più volte, nella casa di Rue Lauriston a Parigi oppure in Nord Africa e persino in Sardegna. Qui aveva poi seguito la prof.ssa Longerstay, allora presidente dell’associazione Le pays vert, a Thabarka ed a Carloforte, diventato amico con nostra sorpresa dello specialista della lingua tabarchina e genovese Fiorenzo Toso.
Negli ultimi mesi ci aveva scritto dopo aver letto sul quinto numero di “Caster, Cartagine studi e ricerche” l’articolo sulle due iscrizioni bilingui di Thignica, condividendo un’ipotesi un po’ spericolata sulla rivolta dei Gordiani e suggerendoci nuove piste sul Bellum Numidum (<<J’ai profité de cet “échange” collectif pour lire “Come le generazioni delle foglie” avec beaucoup d’intérêt>>), rinviandoci ad un’iscrizione di Thubursicu Numidarum (Khamissa), quella dei Fraxinensibus furentibus, con un sorprendente commento ironico sull’editore e su un collega.
Del resto ci conoscevamo da oltre 40 anni e con noi aveva iniziato a lavorare strettamente fin dal 1987 con il quarto dei convegni dell’Africa Romana, quando aveva presentato a Sassari nell’aula magna dell’Università una straordinaria relazione sulla Cirta di Sallustio e quella di Frontone. Due anni dopo ci aveva portato in Numidia al Saltus e al vicus Phosphorianus. Da allora non è mai più mancato, ci ha seguito in Tunisia, in Marocco, in Spagna, in Sardegna, sempre con nuove idee e ricerche originali: così a Cartagine nel 1994 per discutere la geografia dell’Africa nella Chorographia di Pomponio Mela; e poi di nuovo a Tozeur nel 2012. E in tanti altri luoghi del Mediterraneo.
Si era laureato nel 1959 e da allora aveva insegnato a Tunisi, a Dakar e ad Algeri, per poi tonare a Nantes e da qui definitivamente a Parigi. Ha insegnato a Princeton e Cincinnati. Tra il 1983 e il 2001 è stato direttore dell’École pratique des hutes études, VI sezione. Ha presieduto il Comité des travaux historiqus et scietifiques, , è stato membro della Société des Antiquaires de France, Presidente del consiglio scientifico della rivista dell’Aouras, la Societé d’études et recherches sur l’Aurès antique. Ha lungamente curato la Encyclopédie Berbère come membro del Consiglio Scientifico e del Comitato Editoriale. Già membro del Consiglio nazionale delle università, del consiglio scientifico e del consiglio di fondazione dell’École française de Rome, del Consiglio scientifico dell’Institut Français d’Archéologie Orientale.È stato anche presidente del Comitato Editoriale della serie Graeco-Arabica (Atene).
Tra le sue pubblicazioni per noi importantissime, segnaliamo almeno l’edizione critica del VI libro della Naturalis Historia di Plinio il vecchio (sul Nord Africa), tra il 1980 e il 2008, nella prestigiosa collana Les Belles Lettres. E poi il bel volume del 1999 Toujours Afrique apporte fait nouveau. Scripta minora, éd. Boccard, Paris: un’opera che dà davvero l’idea della ricchezza di un mondo che amiamo.
Le passioni, gli entusiasmi, le curiosità di Jehan Desanges sono stati anche i nostri.
È per questo che oggi lo ricordiamo con affetto davvero sincero.
Promosso dallla Redazione della Rivista Epigraphica, da Terra Italia e dall’Editore Vittorio Lega, con la collaborazione della Scuola acheologica italiana di Cartagine, si è svolta stamane per via telematica la cerimonia per la V Edizione del Premio Giancarlo Susini, con la bella conferenza di Hernán Gonzáles Bordas e Ali Cherif sulla Lex Hadriana de rudibus agris.
Hernán Gonzáles Bordas è stato premiato per il volume Un recueil d’épigraphie africaine établi par Francisco Ximenez et son étude par Scipione Maffei, in stampa presso Ausonius.
Sono seguiti gli interventi del vincitore dell’edizione precedente (la IV) Riccardo Bertolazzi (che ha presentato il volume pubblicato in questi giorni nella collana “Epigrafia e Antichità” Septimius Severus and the Cities of the Empire) e degli studiosi che hanno ricevuto due segnalazioni speciali:
-Simone Ciambelli (I collegia e le relazioni clientelari: studio sul patronato delle associazioni professionali nell’Occidente romano tra I e III sec. d.C.)
– Chiara Cenati (Miles in Urbe: Costrutti identitari e forme di autorappresentazione nelle iscrizioni dei soldati di origine danubiana e balcanica a Roma).
Tra gli interventi quello di Pedro David Conesa Navarro delle Università di Murcia-Roma Tor Vergata su Fulvia Plautilla (Análisis histórico y arcqueológico de una emperatriz de los Severos).
Tutti coloro che sono intervenuti, in particolare i colleghi delle Università di Bologna, Campobasso, Cagliari, Sassari hanno espresso i complimenti e gli auguri più cari per il futuro scientifico e per i progetti dei giovani studiosi.
Nella foto, la settima escursione di F. Ximenez secondo Hernán Gonzáles Bordas.
ASSEMBEA DELLA SCUOLA ARCHEOLOGICA ITALIANA DI CARTAGINE
LUNEDI’ 28 SETTEMBRE ORE 17,30
INVITATI I SOCI SU ZOOM
ORDINE DEL GIORNO
1. Commemorazione dei Soci defunti: prof. Mario Torelli.
2. Relazione del Presidente prof. Attilio Mastino (programmazione attività 2021 per domanda alla Fondazione di Sardegna).
3. Saluti delle autorità che intervengono alla Assemblea su invito del Presidente.
4. Relazione del Tesoriere prof. Michele Guirguis.
5. Relazione del Direttore della rivista «Cartagine studi e ricerche», prof. Antonio Corda (Caster IV e V).
6. Relazione della responsabile della Collana delle Monografie della SAIC prof.ssa Paola Ruggeri, sui volumi appena usciti o in preparazione
7. Relazione del borsista Alberto Gavini sulla ricognizione dei risultati scientifici delle missioni italo-tunisine.
8. Deliberazioni.
9. Progetti in corso: segnalazioni da parte dei Soci.
10. Progetto di “SAIC-Academy», stato dell’arte.
11. Ulteriore sede della SAIC in comodato gratuito RAS presso il Grattacielo, a Sassari.
12. Convegno tematico da organizzare su Zoom entro l’anno sul tema: “Stato attuale della ricerca archeologica africana”.
13. Calendario delle prossime assemblee (la prima a febbraio 2021 per approvazione dei bilanci).
14. Inaugurazione Biblioteca Sabatino Moscati a Cartagine.
15. Interventi dei responsabili delle missioni italo-tunisine.
16. Dibattito.
17. Ammissione nuovi soci.
18. Varie ed eventuali.
Una SAIC Academy sui criteri espositivi per i reperti di scavo
«Nei musei avevamo la Storia, ma quello che ci serve sono le storie.
Nei musei avevamo le nazioni, ma quello che ci serve sono le persone»
Orhan Pamuk
OVERVIEW
Per una Scuola Archeologica qual è la nostra SAIC, la formazione (delle nuove leve, e non solo) rappresenta uno degli obiettivi primari, che stiamo cercando di raggiungere in vari modi (Biblioteca, borse di studio, ecc.). Oggi tuttavia, anche all’interno delle istituzioni accademiche e universitarie, l’organizzazione della formazione sta cambiando volto, di pari passo con il processo di evoluzione culturale e organizzativa che contemporaneamente investe il mondo del lavoro. Con la SAIC Academy che ora proponiamo cerchiamo di seguire la nuova concezione della formazione, intesa come luogo, sia fisico che virtuale, finalizzato alla produzione e condivisione continua della conoscenza. La nostra SAIC Academy rappresenta uno strumento per aiutare a migliorare e rinforzare questo obiettivo, introducendo anche interventi formativi nuovi e condivisi, agendo sul territorio in modo sostenibile e con una struttura con pochi livelli gerarchici. La nostra Academy si propone di offrire spazi di riflessione e corsi di formazione su tematiche d’interesse comune, diffondere la conoscenza attraverso piattaforme di condivisione e pubblicazioni open access.
Con alcuni Soci abbiamo elaborato una iniziativa per favorire l’interscambio su metodi, conoscenze e criteri connessi all’esposizione di materiale archeologico, per la sua fruizione in siti, musei, antiquaria, e più specificamente per la sua esibizione in mostre o rassegne a carattere permanente, locale o d’altro tipo.
HIGHLIGHTS
Nell’insieme delle proposte pervenute figurano progetti di semplice realizzazione da portare a compimento nel breve e medio termine, e progetti più ambizioni, quasi tessere di un mosaico più ampio. Al momento procederemo per gradi, con progetti che si potranno in futuro ulteriormente ampliare.
Uno spazio dedicato sul sito della SAIC accoglie i materiali che i partecipanti vorranno introdurre.
In particolare qui figureranno collegamenti per:
Collegamenti a Videoconferenze, Visite virtuali di Musei e siti archeologici, Una banca dati bibliografica, materiali informativi e formativi.
Visite virtuali ai musei (o anche ai siti), organizzate dai Soci responsabili e/o partecipanti alla Academy.
Un ciclo di videoconferenze online, con foto o powerpoint, di durata massima 25 minuti: “lezioni” di antichistica, presentazioni degli scavi in corso, lectures sui temi della Academy, in particolare gestione e fruizione degli spazi espositivi, ricostruzioni virtuali, 3D ecc.
Una banca dati bibliograficaopen access sui temi della Academy.
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UNA ACADEMY PER LA SAIC. COME E PERCHE’
Cosa – L’organizzazione della formazione, anche all’interno delle Istituzioni accademiche e universitarie, sta cambiando volto, di pari passo con il processo di evoluzione culturale e organizzativa che, contemporaneamente, ha investito e investe tutt’ora il mondo del lavoro. «La rivoluzione telematica avvicina la gente e le convivenze […], permette di lavorare assieme su progetti comuni travalicando confini e continenti» (Fabrizio Galimberti, 2017). L’organizzazione che opera all’interno di questo nuovo mondo del lavoro cambia anch’essa volto: diventa quella che in letteratura è stata chiamata learning organization, legando così la vita a lungo termine dell’organizzazione al processo di continuo apprendimento, alla conoscenza. Con le Academy moderne si fa strada una nuova concezione di formazione, non più intesa come catalogo di corsi one shot prevalentemente incentrati sulla formazione obbligatoria, tecnica o manageriale, bensì come luogo, sia fisico sia virtuale, finalizzato alla produzione e condivisione continua della conoscenza. Ciò che però rende l’Academy una vera innovazione rispetto al passato è data dal fatto che questa produzione di conoscenza non è più semplicemente finalizzata al consolidamento di gap formativi, ma è legata a doppio filo con la strategia dell’organizzazione: l’Academy contribuisce a raggiungere gli obiettivi di una data azienda o istituzione e aiuta a creare valore aggiunto. Per saperne di più: Adele Corbo, «Le Academy aziendali all’epoca dell’industria 4.0ۛ», in Bollettino Adapt.it, 23/3/2017, disponibile online.
Mission – Per una Scuola Archeologica qual è la nostra SAIC, la formazione (delle nuove leve, e non solo) rappresenta uno degli obiettivi primari, che stiamo cercando di raggiungere in vari modi (Biblioteca, borse di studio, ecc.). La Academy che ora proponiamo deve rappresentare uno strumento che possa aiutare a migliorare e rinforzare questo obiettivo, introducendo anche interventi formativi nuovi e condivisi, agendo sul territorio in modo sostenibile e con una struttura con pochi livelli gerarchici. La nostra Academy si propone di offrire spazi di riflessione e corsi di formazione su tematiche d’interesse comune, diffondere la conoscenza attraverso piattaforme di condivisione e pubblicazioni open access.
PROPOSTA PRELIMINARE
Siamo partiti dall’idea di una iniziativa che permetta l’interscambio su metodi, conoscenze e criteri connessi all’esposizione di materiale archeologico, per la sua fruizione in siti, musei, antiquaria, e più specificamente per la sua esibizione in mostre o rassegne a carattere permanente, locale o d’altro tipo.
I titoli preliminari erano “Lo scavo in vetrina”, oppure “Archeologia e Punti di Vista”. Il sottotitolo, eventuale: “Una SAIC Academy sull’arte delle vetrine e sui criteri espositivi per i reperti di scavo”. L’iniziativa potrebbe sfociare in un volume su metodi e criteri relativi alla presentazione del materiale archeologico, favorendo la riflessione comune su esperienze fatte, casi di studio, problemi e prospettive. Il discorso potrebbe forse estendersi alle tecniche per gli allestimenti museali, alla progettazione delle vetrine, alla Virtual Archaeology, al restauro e all’innovazione tecnologica, nonché alle norme e ai rischi della conservazione, alla tutela del patrimonio artistico e quanto altro. La proposta potrebbe anche allargarsi all’organizzazione di esposizioni temporanee e alla gestione di siti e musei, di livello piccolo o medio-grande. Ma, a nostro avviso, conviene per il momento restringere il campo dei temi fattibili, in modo da gestire meglio gli esiti possibili di questa prima SAIC Academy.
PROPOSALS, BY AND LARGE
Report dei suggerimenti e dei progetti:
– Casi di studio e presentazione di singoli musei e collezioni, in Italia, in Tunisia, altrove.
– Comunicare l’antico nell’era digitale: esperienze a confronto.
– Creazione di una banca dati bibliografica.
– Criteri espositivi e principi della comunicazione. La selezione dei reperti da esporre; il progetto di allestimento sulla base del “racconto” che si intende proporre; il catalogo; le didascalie. Modalità di comunicare il nostro patrimonio.
– Gestione dei musei (rapporti con la Soprintendenza e il Ministero, questioni di natura normativa/amministrativa/finanziaria, differenze tipologiche dei musei civici, nazionali, antiquaria e altri, rapporti con il territorio).
– I tempi della museologia e funzione dei musei nei confronti della società e delle comunità di riferimento.
– La presentazione preliminare delle scoperte archeologiche nell’epoca dei social media; la vetrina virtuale.
– La scelta delle tecnologie per gli allestimenti permanenti e/o temporanei.
– Operazioni di recupero e salvaguardia del patrimonio archeologico esposto o immagazzinato.
– Problematiche relative ai Gender Studies nei percorsi di musealizzazione.
– Questioni museali (aspetti didattici, criteri espositivi, mezzi tecnici, personale ricercatori/studiosi esterni/tecnici/architetti/artigiani/grafici, e così via).
– Rapporto tra contenuto e contenitore, tra collezione e museo/mostra; questioni di salvaguardia/musealizzazione/conservazione dello stesso contenitore, che si tratti di museo, palazzi storici o aree archeologiche.
– Realizzazione di History Pills (per non dire “pillole” che ci piace proprio poco), produzione di video connessi a musei e spazi espositivi.
– Valorizzazioni delle collezioni e progetti di ordinamenti espositivi (materiale epigrafico, numismatico, archeologico, anforico, glittica, gioielleria e amuleti, ecc.).
– Virtual Archaeology e Tecnologie 3D per la fruizione dei beni culturali, dei musei, dei siti archeologici; la documentazione digitale, tridimensionale e la ricostruzione virtuale di contesti archeologici.
Intenti:
– Adottare una procedura operativa per la SAIC Academy che risponda ai suoi obiettivi tenendo conto delle circostanze e procedendo con cautela, individuando un fil rouge valido per tutti o quasi tutti.
– Fondamentale importanza fare in modo che di questi temi si discuta sul territorio, e dunque anche e prioritariamente in Tunisia.
– Individuare casi di studio e creare per essi dei laboratori di lavoro che possano diventare modelli di esperienze
– Riflettere sulle questioni inerenti le attività museali in occasioni comuni (seminari, convegni, tavole rotonde, pubblicazioni) sviluppare nelle comunità consapevolezza e senso di appartenenza.
– Trovare disponibilità ulteriori, per la gestione della Academy (specie per le iniziative a carattere virtuale che richiedano una supervisione e gestione in remoto).
FOLLOWING STEPS
Nell’insieme delle proposte pervenute, figurano progetti di semplice realizzazione da portare a compimento nel breve e medio termine, e progetti più ambizioni, quasi tessere di un mosaico più ampio. Meglio procedere per gradi e con una certa cautela. Tenuto conto delle difficoltà e delle opportunità createsi con l’emergenza epidemiologica, si propone di adottare una procedura che non impedisca lo sviluppo dell’iniziativa ma non precorra tappe e obiettivi che si possano poi rivelare irraggiungibili.
1. Sul sito web della SAIC verrà presto aperto uno spazio dedicato, dapprima con una presentazione della Academy e poi con i materiali che i partecipanti vorranno introdurre. In particolare collegamenti a Videoconferenze, Visite virtuali di Musei e siti archeologici, Una banca dati bibliografica, materiali informativi e formativi.
2. Useremo la piattaforma Zoom (che è già stata utilizzata dalla SAIC per i primi meeting durante la quarantena) per proporre visite virtuali ai musei (o anche ai siti), organizzate dai Soci responsabili e/o partecipanti alla Academy. Aspettiamo indicazioni e disponibilità da parte degli interessati.
3. Useremo parimenti la piattaforma Zoom per proporre un ciclo di videoconferenze online, con foto o powerpoint, di durata massima 25 minuti. Argomenti principali della batteria di conferenze che potremo realizzare saranno da un lato vere e proprie “lezioni” di antichistica online, dall’altro una presentazione degli scavi in corso, e in terzo luogo lectures sui temi della Academy, in particolare gestione e fruizione degli spazi espositivi, ricostruzioni virtuali, 3D ecc.
4. Sul sito web della SAIC si può infine creare una banca dati bibliografica open access.
Procedura comparativa pubblica per titoli per l’attribuzione di n. 1 Borsa di lavoro con oggetto Collaborazione alle attività editoriali della SAIC: lavoro redazionale, editing e supporto gestionale. Approvazione atti e graduatoria finale
Il Presidente della Scuola Archeologica Italiana di Cartagine, Visto il bando per la procedura comparativa pubblica per titoli per l’attribuzione di n. 1 borsa di lavoro per giovani studiosi, pubblicato con decreto del Presidente della SAIC in data 8 marzo 2020; visto e approvato il verbale del 20 maggio 2020 della Commissione Giudicatrice per la procedura nominata in data 8 maggio 2020 e composta dal Prof. Attilio Mastino (Presidente), dal Prof. Piero Bartoloni (Componente), dal Prof. Antonio Corda (Segretario); Visti i criteri generali per la valutazione dei titoli e constatato che sono pervenute n. 2 domande di due candidate, una di nazionalità spagnola e una di nazionalità tunisina.
Considerato che l’oggetto dell’attività è così definito: «Il borsista dovrà collaborare alle
attività editoriali della SAIC, nello specifico affiancando la direzione redazionale della collana “Le
Monografie della SAIC” durante il processo di edizione dei volumi attualmente in preparazione.
Dovrà infine predisporre un piano di presentazione delle opere e curare la comunicazione relativa
attraverso i canali della SAIC (pagina web www.scuolacartagine.it; pagina Facebook). Dovrà inoltre seguire rendicontazioni e programmi presso Istituzioni pubbliche e in particolare presso MAECI e Fondazione di Sardegna».
Visto che la Commissione ha fissato la seguente griglia di punteggio:
Diploma di Dottorato di ricerca e/o diploma di Scuola di Specializzazione in discipline
storico-archeologiche (20 punti per il dottorato di ricerca / 10 punti per la specializzazione) fino ad un massimo di 30 punti;
esperienza pregressa documentabile (verranno valutato nello specifico partecipazione a
comitati di redazione e attività di coordinamento editoriale); fino a 30 punti,
pubblicazioni scientifiche di argomento storico-archeologico (fino a 30 punti) in base
all’attribuzione dei seguenti punteggi:
– articolo (rivista, libro, atti di convegno): punti 1
– monografia (libro): punti 2
– voci di enciclopedie, abstract in atti di convegno: punti 0,5
– ulteriori titoli inerenti alla natura della borsa (fino a 10 punti).
Ai fini del giudizio di merito, la commissione ha tenuto conto in primo luogo della congruità del percorso formativo proposto dal candidato, nonché dei titoli scientifici o di altri titoli eventualmente presentati e dell’adeguatezza del curriculum rispetto alle attività previste
Sono stati considerati idonei e quindi collocati in graduatoria i candidati che hanno superato la soglia di punti 50/100
Fissati i parametri di valutazione la commissione ha proceduto alla lettura dei curricula e all’analisi dei titoli per ciascun candidato procedendo in ordine alfabetico.
Arch. Wided ARFAOUI
dichiara attività svolta come Architecte chargée du musée et du site archéologique de Carthage tra il 2008 e il 2015, più una serie di incarichi relativi ad attività di tutela e di attività didattica svolte con
istituzioni pubbliche ed università; presenta una lista di 16 conferenze e pubblicazioni tutte pertinenti e partecipazione ad attività di formazione, stages, incontri scientifici, conoscenza dei sistemi informatici applicati al patrimonio cultuale. Vanta buone competenze linguistiche tra cui una conoscenza media della lingua italiana parlata.
VALUTAZIONE:
Dottorato di ricerca: punti 20
Esperienza pregressa: punti 30
Pubblicazioni scientifiche: (16 articoli valutabili): punti 16
Ulteriori titoli inerenti alla natura della borsa: corso DIPLOMAzia presso il CNR): punti 1; Master in Architettura 5
TOTALE PUNTEGGIO: 72
Dott.ssa Rosana Pla Orquin
Dichiara attività di ricerca a livello nazionale e internazionale con responsabilità di gestione
operativa durante missioni di scavo archeologico. Componente della segreteria di comitati internazionali (L’Africa Romana) collabora all’allestimento della rivista “CaSteR” ed è assistant editor della rivista “Folia Phoenicia. An International Journal (ISSN 2532-6384), Pisa-Roma, Fabrizio Serra editore.
Ha al suo attivo 24 pubblicazioni valutabili.
VALUTAZIONE
Diploma di Dottorato di ricerca: punti 20
Esperienza pregressa documentabile (in part. partecipazione comitati di redazione, coordinamento
editoriale e congressuale): punti 30
Pubblicazioni scientifiche: 24 punti
ulteriori titoli inerenti alla natura della borsa: Corso Tecnico museale punti 1
TOTALE PUNTEGGIO: 75
GRADUATORIA FINALE
Dott.ssa Rosana Pla Orquin PUNTI 75
Arch. Wided Arfaoui PUNTI 72
La candidata dovrà provvedere a proprie spese, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione
della graduatoria di merito, al recupero dei titoli e delle pubblicazioni inviate alla SAIC. Trascorso il periodo indicato, la SAIC non sarà responsabile in alcun modo della conservazione del materiale
suddetto.
Il Presidente sentito il parere del Consiglio scientifico e verificata la disponibilità di bilancio, dichiara vincitrice della Procedura comparativa pubblica per titoli per l’attribuzione di n. 1 Borsa di lavoro con oggetto Collaborazione alle attività editoriali della SAIC: lavoro redazionale, editing e supporto gestionale la dott.ssa Dott.ssa Rosana Pla Orquin con PUNTI 75.
Dichiara inoltre idonea l’Arch. Wided Arfaoui con punti 72.
In relazione all’emergenza sanitaria in corso e alla chiusura di Palazzo Segni sede della SAIC dispone, in difformità di quanto deliberato dalla Commissione e sentito il parere del Consiglio scientifico, che la a borsa verrà svolta nel mese di ottobre 2020.
Il pagamento della borsa sarà effettuato a saldo entro i primi dieci giorni di novembre 2020. La borsa può essere revocata per giustificato motivo qualora il Presidente della SAIC ne faccia richiesta per iscritto al Consiglio scientifico della SAIC. In caso di rinuncia o impossibilità a iniziare l’attività, l’assegnatario perde il diritto alla borsa a far data dalla rinuncia o dalla accertata impossibilità. La borsista in gravidanza deve comunicare il proprio stato al Presidente della SAIC. In collaborazione con il medico competente sono indicate le eventuali azioni per evitare qualunque rischio indebito. Lo svolgimento delle attività potrà essere interrotto obbligatoriamente per ragioni sanitarie, in rapporto all’epidemia di Corona Virus. I candidati potranno provvedere a proprie spese, entro trenta giorni dalla data di oggi, al recupero dei titoli e delle pubblicazioni inviate alla SAIC. Trascorso il periodo indicato, la SAIC non sarà responsabile in alcun modo della conservazione del materiale suddetto.
Il Presidente esprime vivo apprezzamento per la qualità delle proposte ricevute e si riserva ulteriori decisioni per la candidata idonea, in rapporto alle effettive necessità e disponibilità finanziarie.
Procedura comparativa pubblica per titoli per l’attribuzione di n. 1 Borsa di lavoro con oggetto Collaborazione alle attività della SAIC: gestione della segreteria. Approvazione atti e graduatoria finale.
Il Presidente della Scuola Archeologica Italiana di Cartagine, Visto il bando per la procedura comparativa pubblica per titoli per l’attribuzione di n. 1 borsa di lavoro per giovani studiosi, pubblicato con decreto del Presidente della SAIC in data 8 marzo 2020; visto e approvato il verbale del 20 maggio 2020 della Commissione Giudicatrice per la procedura nominata in data 8 maggio 2020 e composta dal Prof. Attilio Mastino (Presidente), dal Prof. Piero Bartoloni (Componente), dal Prof. Antonio Corda (Segretario); Visti i criteri generali per la valutazione dei titoli e constatato che sono pervenute n. 2 domande di due candidati di nazionalità italiana.
Considerato che l’oggetto dell’attività è così definito: ««Il borsista sarà inserito nella segreteria
organizzativa delle attività culturali della SAIC, quali conferenze, seminari e congressi. Dovrà inoltre fornire assistenza nelle fasi di preparazione dei progetti e delle richieste di finanziamento per le attività culturali della SAIC come convegni di studio, missioni archeologiche, pubblicazioni di volumi, ecc. Dovrà collaborare a curare la rete di rapporti della SAIC con le Istituzioni tunisine (INP, AMVPPC, Università), il MAECI, l’Istituto italiano di cultura di Tunisi, le Università italiane ed europee, le Soprintendenze. Dovrà fornire assistenza nell’organizzazione delle attività scientifico-culturali e didattiche per studenti maghrebini come corsi di specializzazione e master»..
Visto che la Commissione ha fissato la seguente griglia di punteggio:
Diploma di Dottorato di ricerca e/o diploma di Scuola di Specializzazione in discipline storico-archeologiche (20 punti per il dottorato di ricerca / 10 punti per la specializzazione) fino ad un massimo di 30 punti;
esperienza pregressa documentabile (verranno valutato nello specifico partecipazione a comitati di redazione e attività di coordinamento editoriale); fino a 30 punti,
pubblicazioni scientifiche di argomento storico-archeologico (fino a 30 punti) in base all’attribuzione dei seguenti punteggi:
– articolo (rivista, libro, atti di convegno): punti 1
– monografia (libro): punti 2
– voci di enciclopedie, abstract in atti di convegno: punti 0,5
– ulteriori titoli inerenti alla natura della borsa (fino a 10 punti).
Ai fini del giudizio di merito, la commissione ha tenuto conto in primo luogo della congruità del percorso formativo proposto dal candidato, nonché dei titoli scientifici o di altri titoli eventualmente presentati e dell’adeguatezza del curriculum rispetto alle attività previste
Sono stati considerati idonei e quindi collocati in graduatoria i candidati che hanno superato la soglia di punti 50/100
Fissati i parametri di valutazione la commissione ha proceduto alla lettura dei curricula e all’analisi dei titoli per ciascun candidato procedendo in ordine alfabetico.
Dott. Alberto GAVINI
già borsista della SAIC, dichiara la sua attività come Borsista di studio per attività di ricerca su Le
iscrizioni latine di Thignica, con particolare attenzione all’epigrafia sacra, Università degli studi di Sassari, già assegnista di ricerca, borsista, in possesso di Master in Culture e lingue dell’antichità a Barcellona; Dottore di ricerca a Sassari nel 2008 in “Il Mediterraneo in età classica: storia e culture” con una tesi sui “I culti orientali in Zeugitana”. Il candidato documenta attività di ricerca e didattica significativa, partecipazione a campagne di scavo, progetti di ricerca in Italia e all’estero, ha buone competenze digitali e linguistiche, ha organizzato convegni internazionali, ha partecipato a comitati di redazione e comitati scientifici. Documenta 20 pubblicazioni, 8 voci di Enciclopedia, 11 recensioni, varie attività di scavo, di ricognizione e rilievo topografico, catalogazione dei reperti epigrafici e archeologici, conferenze.
VALUTAZIONE:
Dottorato di ricerca: punti 20
Esperienza pregressa: punti 30
Pubblicazioni scientifiche (20 articoli e 8 voci d’enciclopedia): punti 20+4
Ulteriori titoli inerenti alla natura della borsa: 0
PUNTEGGIO TOTALE: 74
Dott. Gianluca MANDATORI
In possesso di Dottorato Europeo in Filologia e storia del mondo antico presso l’Università di Roma
La Sapienza con una tesi su Roma e le colonie di diritto latino, relazioni economiche e monetarie alla luce delle emissioni monetali, parzialmente preparata presso l’Università di Sevilla.
Il candidato documenta attività di ricerca e didattica significativa, partecipazione a campagne di
scavo, progetti di ricerca in Italia e all’estero, ha buone competenze digitali e linguistiche, ha organizzato convegni internazionali, ha partecipato a comitati di redazione e comitati scientifici ed è stato più volte relatore in importanti convegni nazionali e internazionali. Risulta autore di una monografia e 15 tra articoli, contributi e recensioni spesso con altri autori. Dichiara inoltre una serie di saggi in stampa che però non possono essere valutati ai fini di questa selezione.
VALUTAZIONE:
Dottorato di ricerca: punti 20
Esperienza pregressa: punti 30
Pubblicazioni scientifiche (1 monografia + 15 articoli): punti 17
Ulteriori titoli inerenti alla natura della borsa: 0
PUNTEGGIO TOTALE: 67
GRADUATORIA FINALE
GAVINI ALBERTO punti 74
MANDATORI GIANLUCA punti 67
I candidati dovranno provvedere a proprie spese, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione
della graduatoria di merito, al recupero dei titoli e delle pubblicazioni inviate alla SAIC. Trascorso il periodo indicato, la SAIC non sarà responsabile in alcun modo della conservazione del materiale suddetto.
Il Presidente sentito il parere del Consiglio scientifico e verificata la disponibilità di bilancio, dichiara vincitore della Procedura comparativa pubblica per titoli per l’attribuzione di n. 1 Borsa di lavoro con oggetto Collaborazione alle attività della SAIC: gestione della segreteria GAVINI ALBERTO con punti 74
Dichiara idoneo MANDATORI GIANLUCA con punti 67.
In relazione all’emergenza sanitaria in corso e alla chiusura di Palazzo Segni sede della SAIC dispone, in difformità di quanto deliberato dalla Commissione e sentito il parere del Consiglio scientifico, che la a borsa verrà svolta nel mese di settembre 2020.
Il pagamento della borsa sarà effettuato a saldo entro i primi dieci giorni di ottobre 2020. La borsa può essere revocata per giustificato motivo qualora il Presidente della SAIC ne faccia richiesta per iscritto al Consiglio scientifico della SAIC. In caso di rinuncia o impossibilità a iniziare l’attività, l’assegnatario perde il diritto alla borsa a far data dalla rinuncia o dalla accertata impossibilità. In collaborazione con il medico competente sono indicate le eventuali azioni per evitare qualunque rischio indebito. Lo svolgimento delle attività potrà essere interrotto obbligatoriamente per ragioni sanitarie, in rapporto all’epidemia di Corona Virus. I candidati potranno provvedere a proprie spese, entro trenta giorni dalla data di oggi, al recupero dei titoli e delle pubblicazioni inviate alla SAIC. Trascorso il periodo indicato, la SAIC non sarà responsabile in alcun modo della conservazione del materiale suddetto.
Il Presidente esprime vivo apprezzamento per la qualità delle proposte ricevute e si riserva ulteriori decisioni per il candidato idoneo, in rapporto alle effettive necessità e disponibilità finanziarie.
Procedura comparativa pubblica per titoli per l’attribuzione di n. 5 borse di tirocinio per giovani studiosi tunisini, algerini, libici o marocchini di età inferiore ai 40 anni. Approvazione atti e graduatoria finale.
Il Presidente della Scuola Archeologica Italiana di Cartagine, Visto il bando per la procedura comparativa pubblica per titoli per l’attribuzione di n. 5 borse di tirocinio per giovani studiosi tunisini, algerini, libici o marocchini di età inferiore ai 40 anni, pubblicato con decreto del Presidente della SAIC in data 8 marzo 2020; visto e approvato il verbale del 21 maggio 2020 della Commissione Giudicatrice per la procedura nominata in data 8 maggio 2020 e composta dal Prof. Savino di Lernia (Presidente), dalla Prof. Paola Ruggeri (Componente), Prof. Alessandro Teatini (Segretario); Visti i criteri generali per la valutazione dei titoli come stabilito nell’Art. 6 del bando (valutazione del curriculum e dei titoli); constatato che sono pervenute n. 9 domande presentate dai candidati:
Abir Ben Zbir;
Amina Ben Rebah;
Islem Ben Salem;
Amir Gharbi;
Maha Bannour;
Amani Mednini;
Mosbah Mabrouki;
Riadh Chebbi;
Zaineb Bohli.
La Commissione ha proceduto con la valutazione dei titoli di cui all’Art. 3 del bando e ha deliberato la seguente graduatoria di merito dei partecipanti alla procedura comparativa con i punteggi complessivi dei titoli e con l’aggiudicazione delle borse di tirocinio:
N
Candidato
punteggio
Vincitore / idoneo / non idoneo
1
Mosbah Mabrouki
75
Vincitore
2
Maha Bannour
63
Vincitore
3
Amir Gharbi
62
Vincitore
4
Amina Ben Rebah
55
Vincitore
5
Zaineb Bohli
47
Vincitore
6
Amani Mednini
45
Idoneo
7
Abir Ben Zbir
30
Idoneo
8
Islem Ben Salem
27
Idoneo
9
Riadh Chebbi
25
Idoneo
Il Presidente sentito il parere del Consiglio scientifico e verificata la disponibilità di bilancio, dichiara che potranno godere della borsa sia i 5 vincitori (Mosbah Mabrouki, Maha Bannour, Amir Gharbi, Amina Ben Rebah, Zaineb Bohli) sia i 4 idonei così come previsto dall’art. 8 del bando (Amani Mednini, Abir Ben Zbir, Islem Ben Salem, Riadh Chebbi), con una spesa complessiva a carico della SAIC di 2700 euro, che potrà essere liquidata a favore dei direttori delle missioni, che produrranno regolare ricevuta firmata dai beneficiari. Il singolo borsista dovrà partecipare ai lavori sul terreno nell’ambito di una delle missioni archeologiche italo-tunisine attive in Tunisia nel corso dell’anno 2020. Il borsista dovrà utilizzare la borsa per coprire le spese di alloggio e vitto sul luogo della missione. La borsa avrà una durata corrispondente a quella delle attività della missione scelta ed indicata dal singolo borsista, fermo restando che la durata minima della permanenza del borsista sul luogo della missione non potrà comunque essere inferiore alle tre settimane. L’importo della borsa è pari a complessivi Euro 300,00, comprensivi degli oneri di legge a carico del percipiente. Le eventuali spese di viaggio per raggiungere il luogo della missione non sono comprese nella borsa e saranno dunque a carico del borsista. I borsisti sono tenuti a comunicare attraverso il responsabile italiano della missione i propri dati fiscali. Il pagamento della borsa sarà effettuato a saldo all’inizio del soggiorno del borsista sul luogo della missione archeologica, previa verifica dell’effettiva presenza in loco del borsista. Il borsista ha l’obbligo di svolgere le attività seguendo le indicazioni dei responsabili della missione archeologica prescelta. La borsa può essere revocata per giustificato motivo qualora il Presidente della SAIC ne faccia richiesta per iscritto al Consiglio scientifico della SAIC. In caso di rinuncia o impossibilità a iniziare l’attività, l’assegnatario perde il diritto alla borsa a far data dalla rinuncia o dalla accertata impossibilità. La borsista in gravidanza deve comunicare il proprio stato al servizio di prevenzione e protezione e al Presidente della SAIC. In collaborazione con il medico competente sono indicate le eventuali azioni per evitare qualunque rischio indebito. Lo svolgimento delle attività potrà essere interrotto obbligatoriamente per ragioni sanitarie, in rapporto all’epidemia di Corona Virus. I candidati potranno provvedere a proprie spese, entro trenta giorni dalla data di oggi, al recupero dei titoli e delle pubblicazioni inviate alla SAIC. Trascorso il periodo indicato, la SAIC non sarà responsabile in alcun modo della conservazione del materiale suddetto.
È davvero un onore per noi presentare questo volume dedicato a «L’epigrafia del Nord Africa: novità, riletture, nuove sintesi», all’interno della collana “Epigrafia e antichità”: lo facciamo con emozione e gratitudine ricordando Angela Donati, Christine Hamdoune e Enrique Gozalbes Cravioto e tornando indietro fino a quel lontano dicembre 1983 quando si svolse il primo dei convegni de “L’Africa Romana” fortemente voluti da Giancarlo Susini, Marcel Le Glay, Hédi Slim. Avevano partecipato a quel primo incontro anche Giorgio Bejor, Naidé Ferchiou, Ammar Mahjoubi, Sandro Schipani, Latifa Slim, Giovanna Sotgiu, Cinzia Vismara, Raimondo Zucca e tanti altri, molti colleghi delle Soprintendenze e i nostri studenti. Negli anni successivi, si sarebbero aggiunti tutti i più illustri maestri dell’archeologia nord-africana, con il diretto coinvolgimento di tante prestigiose istituzioni. Ora, arrivati alla XXI edizione (svoltasi a Tunisi tra il 6 e il 9 dicembre 2018 con il contributo della Fondazione di Sardegna, grazie all’impegno dell’Institut National du Patrimoine e dell’Agence de Mise en Valeur du Patrimoine et de Promotion Culturelle), possiamo dire di aver raggiunto risultati allora impensabili, di aver aperto tante strade, di aver creato una rete di rapporti tra le due sponde del Mediterraneo che riguardano certo l’archeologia, la storia antica, l’epigrafia ma anche in profondità toccano i temi politici della fase post-coloniale del Maghreb, le rivoluzioni arabe, le prospettive di un futuro diverso fondato sul rispetto reciproco, il rifiuto di un’egemonia culturale dell’Occidente, la profonda ammirazione per il mondo arabo, con tanti segnali e momenti di incontro che si sono svolti nelle aule congressuali, più ancora nei siti archeologici, negli scavi, nei musei, nelle esposizioni internazionali, nella vita reale, grazie alla collaborazione di tanti soggetti diversi, Università, Enti di tutela del Patrimonio e di ricerca. Con curiosità e interesse veri.
Questo volume tocca il tema dell’urbanizzazione del Nord Africa, dello stato giuridico delle città e delle nationes africane partendo dai più recenti risultati delle grandi imprese internazionali in corso da Lepcis in Tripolitania fino alla Volubilis nella Mauretania atlantica; dell’epigrafia storica, giuridica e militare, della ricostruzione prosopografica di intere famiglie di senatori e cavalieri, dell’aristocrazia autoctona, della vita religiosa, del culto imperiale, con la tradizionale attenzione verso altre realtà provinciali e verso il mondo tardo antico; infine i musei, il radicale aggiornamento della storia degli studi, l’epigrafia digitale, con oltre cento relazioni e posters presentati dai nostri Maestri (penso a M’hamed Fantar, Ginette Di Vita Evrard, Louis Maurin, Mustapha Khanoussi) e da tanti giovani allievi, provenienti dalla Libia, dalla Tunisia, dall’Algeria, dal Marocco, dall’Italia, dalla Francia, dalla Danimarca, dalla Spagna, dalla Germania, dalla Finlandia, dal Canada, dagli Stati Uniti. I posters e molti altri testi brevi sono stati in parte pubblicati sulla rivista della Scuola archeologica italiana di Cartagine “Caster” diretta da Antonio Corda.
In questa sede abbiamo voluto raccogliere un discorso unitario che aspira a rappresentare una formula nuova per i risultati dei nostri incontri, con una sintesi integrata del confronto internazionale che è stato serrato, pieno di idee, spesso anche ricco di conflitti e di polemiche, sempre però indirizzato verso una fase nuova, che vuole superare le stracche e ripetitive monografie che spesso circolano nel nostro ambiente per restituire la freschezza della scoperta (pensiamo alla lex Hadriana de agris rudibus), le emozioni, le curiosità profonde, il successo di tante équipes di ricerca e di singoli studiosi, in un orizzonte nel quale l’archeologia, il patrimonio e i beni culturali finiscono per essere anche strumento di incontro; e ciò in un momento nel quale il Mediterraneo conosce la crudeltà di un implacabile confronto che non sa fare altro che abbattere ponti e innalzare muri. Noi respingiamo questa visione della vita fondata sulla prevaricazione, viziata dalla paura, animata dall’odio e dalla violenza; riteniamo un dovere comune quello di accettare la sfida, ascoltare le ragioni di tutti, riconoscere che debbono muoversi in piena unità di intenti tutti gli “intellettuali” (“coloro che hanno intelletto”, per usare l’espressione di Giovanni Lilliu) per denunciare i rischi e soprattutto mettere in evidenza le potenzialità inespresse di tante forme di collaborazione che non possono che arricchire tutti, partendo dalla diversità di ciascuno.
Il convegno è strato aperto da Paola Ruggeri, direttrice del Centro di Studi Interdisciplinari sulle Province Romane e da Marco Milanese direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, da Daouda Shaw per il direttore generale dell’Agence de Mise en Valeur du Patrimoine et de Promotion Culturelle, da Faouzi Mahfoudh, direttore generale dell’Institut National du Patrimoine, da Lorenzo Fanara, Ambasciatore d’Italia a Tunisi, da Angela Mameli vice presidente della Fondazione di Sardegna. Abbiamo ricordato alcune figure di eminenti studiosi e presentato molti volumi e intere riviste (come gli ultimi cinque numeri di “Libya antiqua”), che testimoniano la vivacità dei nostri studi e l’incredibile quantità di nuove scoperte, anche nei momenti di guerra.
Licenziando quest’opera, accolta dal Comitato Scientifico della Collana “Epigrafia e Antichità” delle Edizioni Lega di Faenza con il contributo Fondazione di Sardegna grazie all’impegno di Maria Bastiana Cocco, vogliamo dire solo che questa è una tappa di un percorso più lungo, che certamente verrà proseguito in futuro con nuovo entusiasmo e con uno spirito sempre più aperto alla collaborazione scientifica, all’amicizia, al confronto internazionale.
Tunisi, 30 ottobre 2019.
Samir Aounallah Attilio Mastino
Institut National du Patrimoine Tunisi Università degli Studi di Sassari
P.S. Quando questo volume era ormai in stampa ci ha raggiunto la notizia della scomparsa, avvenuta il 12 maggio 2019 in Marocco, sui monti dell’Atlante, di Christine Hamdoune, che aveva consegnato per questo volume (nella sezione tardo-antica) l’articolo «Sur quelques inscriptions chrétiennes des Maurétanies», rivisto per la stampa dall’amica Monique Dondin Payre. La piangiamo con tutti gli amici colpiti da questa incredibile tragedia avvenuta nei luoghi che tanto ha amato. Il I dicembre 2019 è scomparso anche il nostro Maestro e amico René Rebuffat: anche a Lui dedichiamo questo libro, perché non dimentichiamo la sua amicizia, il suo insegnamento democratico, il suo impegno di studioso appassionato e colto. Tunisi, 31 dicembre 2019
Le pubblicazioni della collana “Epigrafia e antichità” e la Rivista “Epigraphica” sono da richiedere direttamente a: FRATELLI LEGA EDITORI Corso Mazzini, 33 – 48018 FAENZA (RA) (Italia) Tel. e Fax 0546.21060 E-mail: info@fratellilega.it
Cari amici,
desideriamo esprimere in questa occasione la vicinanza a tutti i soci, anche a nome del Consiglio Scientifico della Scuola Archeologica Italiana di Cartagine, in questi terribili giorni segnati dal Corona Virus. Vogliamo rinnovare i legami che ci uniscono, continuare a sviluppare le nostre curiosità e le nostre passioni, allargare le nostre ricerche con spirito forte e senza lasciarci travolgere alla vigilia di un giorno di festa particolarmente solenne per molti di noi.
Non vogliamo seguire l’esempio di chi abbandona le proprie tradizioni e rinnega la propria identità per la disperazione, come racconta Lucrezio per gli Ateniesi impauriti di fronte alla pestilenza (de rerum natura VI, 1276-77): nec iam religio divom nec numina magni pendebantur enim: praesens dolor exsuperabat.
<e ormai né il culto né la volontà degli dei / pesavano più: il dolore presente prevaleva>.
Allora guardiamo al futuro, lasciamoci alle spalle questi momenti che certo non dimenticheremo, riprendiamo la strada con entusiasmo e voglia di vivere.
Abbiamo tante idee in campo, la pubblicazione di CaSteR IV e di alcune monografie, l’attribuzione di nuove borse a giovani ricercatori, l’inaugurazione a Cartagine della Biblioteca Sabatino Moscati, la ripresa di tante iniziative e di tanti progetti a livello europeo, con i nostri colleghi delle due rive del Mediterraneo, gli scavi dopo l’estate o comunque gli approfondimenti sugli scavi precedenti. Con la voglia di metterci al servizio di chi più ha sofferto o di chi si trova in difficoltà. Nell’assemblea del 24 marzo abbiamo ammesso 13 nuovi soci, ai quali diamo il più caloroso benvenuto; è stata approvata la Relazione annuale del Presidente, il Rendiconto finanziario 2019, il bilancio di previsione 2020, le attività in programma, tra cui una più forte collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, il MAECI, l’INP, l’AMVPPC.
Ci sono anche bellissime notizie, come quella che qui sotto vi comunica oggi il Direttore della Rivista “Cartagine. Studi e Ricerche”, CaSteR, il prof. Antonio Corda: è la storia di un grandissimo impegno e un memorabile successo di tutti.
Restiamo in contatto sul sito Sito www.scuolacartagine.it e su Facebook SAIC – Scuola archeologica italiana di Cartagine.
Un abbraccio forte, con i più cari auguri a Voi e ai Vostri cari.
IL PRESIDENTE
Attilio Mastino
<Cari amici, cari soci
abbiamo il piacere di comunicarvi che “Cartagine. Studi e Ricerche”, la nostra CaSteR è stata riconosciuta dall’ANVUR come “rivista scientifica” per le seguenti aree:
Area 8A – Architettura
Area 10 – Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
Area 11a – Scienze storiche, filosofiche e pedagogiche
e come “Rivista di Classe A” per
10/A1 – Archeologia
10/D1 – Storia antica
Questo buon risultato è stato ottenuto grazie alla qualità del lavoro dei nostri autori, al rigore dei nostri revisori, all’impegno di un comitato scientifico internazionale sempre disponibile e a quel grande spirito di collaborazione che ha visto tutti soci SAIC partecipare sempre con entusiasmo a questo progetto editoriale.
Grazie a tutti quindi per il vostro aiuto e per una partecipazione che speriamo non venga mai a mancare perché senza di essa il nostro cammino diventerebbe ben più difficile e faticoso.
Antonio Corda e la Redazione di “Cartagine. Studi e Ricerche”>.